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Sei nazioni europee annunciano 130 milioni di euro per il Fondo Biodiversità durante la COP16 in Colombia: un impegno cruciale per proteggere gli ecosistemi globali entro il 2030

In un mondo in cui la biodiversità è minacciata, un nuovo spiraglio di speranza si apre grazie all'impegno di sei nazioni europee. Austria, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia e Regno Unito hanno annunciato un significativo aumento di finanziamenti per il Fondo Quadro Globale per la Biodiversità (GBFF), un fondo cruciale istituito per proteggere e ripristinare gli ecosistemi globali. Il GBFF, nato dall'accordo di Kunming-Montreal durante la COP15 nel 2022, è uno strumento finanziario internazionale che sostiene progetti dedicati alla conservazione della natura. Con l'obiettivo di proteggere il 30% del pianeta entro il 2030, il fondo si concentra su iniziative che mirano a preservare la fauna selvatica e gli habitat naturali. Finora, il fondo ha raccolto 200 milioni di euro, con recenti promesse da parte di vari paesi di incrementare ulteriormente gli stanziamenti.


I recenti contributi di Austria, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia e Regno Unito, che ammontano a 130 milioni di euro, si aggiungono agli impegni precedenti di paesi come Regno Unito, Germania, Spagna e Lussemburgo. Questi sforzi rendono gli stati europei otto dei dodici donatori principali, insieme a Canada, Giappone, Nuova Zelanda e il governo del Québec.

Il GBFF ha già approvato progetti in Brasile, Figi, Gabon e Messico, focalizzati sul rafforzamento delle aree protette e sull'empowerment delle comunità locali e indigene, riconosciute come custodi privilegiati della natura. Nei prossimi anni, il fondo mira a estendere il suo supporto a 24 paesi in via di sviluppo, garantendo che almeno il 20% dei fondi sia diretto a progetti guidati da popolazioni indigene.


Nonostante i progressi, il Segretario di Stato tedesco Jochen Flasbarth e altre figure di spicco sottolineano la necessità di ulteriori finanziamenti da fonti pubbliche e private. Mentre il GBFF mostra promesse e potenziale, la strada per un futuro sostenibile richiede un impegno collettivo più ampio, con azioni concrete e finanziamenti a lungo termine per garantire la sopravvivenza del nostro pianeta e delle sue risorse naturali.


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