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L'Italia avanza verso un futuro sostenibile: approvato il decreto ambiente n. 153 per promuovere sostenibilità e innovazione

Il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato il Decreto Ambiente n. 153, un provvedimento che segna una svolta fondamentale nella politica energetica e ambientale del Paese. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 ottobre, il decreto si propone di semplificare le normative ambientali, promuovere la sostenibilità e accelerare la transizione verso un sistema energetico più pulito.


Idrogeno verde al centro della strategia energetica

Una delle novità più rilevanti del Decreto Ambiente è la priorità assegnata all'idrogeno verde. Questa tecnologia, in grado di generare energia senza emissioni di carbonio, è stata riconosciuta come un elemento chiave nella lotta alla decarbonizzazione. I progetti legati all'idrogeno verde beneficeranno di agevolazioni e percorsi autorizzativi snelliti, facilitando la realizzazione di impianti innovativi.


Incentivi per grandi impianti rinnovabili

Il decreto non si limita a promuovere l'idrogeno verde, ma estende la sua attenzione anche a progetti di energia rinnovabile di grandi dimensioni. Nuovi impianti solari con una capacità di almeno 50 Megawatt e impianti eolici su terra di almeno 70 Megawatt avranno accesso a corsie preferenziali per le autorizzazioni. Questa misura mira ad accelerare lo sviluppo delle energie rinnovabili e a garantire una maggiore sicurezza energetica per il Paese.


Stop ai nuovi permessi per idrocarburi

Un'altra novità significativa del decreto è il blocco dei nuovi permessi per la ricerca e l'estrazione di idrocarburi in Italia. Questa decisione è in linea con l'obiettivo di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e promuovere alternative sostenibili. Tuttavia, i progetti già autorizzati e quelli legati al "gas release" per garantire forniture temporanee di metano sono esclusi da questo divieto.


Accelerazione dei processi ecologici

Il Decreto Ambiente prevede anche l'introduzione di corsie veloci per l'analisi delle istanze relative a progetti strategici. Le Commissioni VIA-VAS e PNRR-PNIEC daranno priorità a progetti di interesse nazionale, incentivando così interventi che contribuiscono agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.


Economia circolare e gestione delle risorse

Inoltre, il decreto promuove politiche di economia circolare, semplificando la gestione dei rifiuti e rafforzando l'Albo dei Gestori Ambientali. Una particolare attenzione è rivolta alla gestione delle acque, introducendo la definizione di “acque affinate” per favorire il recupero delle risorse idriche.


Con queste misure, l'Italia si prepara a un futuro energetico più sostenibile, mirando a consolidare il proprio ruolo di leader nella lotta al cambiamento climatico e nella promozione delle energie rinnovabili.


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