L'ultima call dell'Innovation Fund si distingue per essere la più sostanziosa dall'inizio di
questo programma nel 2020, avendo assegnato oltre 12 miliardi di euro di sussidi. I 85
progetti finanziati, che entreranno in operatività entro il 2030, permetteranno di evitare
l'emissione di 476 milioni di tonnellate di CO2 nei primi dieci anni di attività.
In Italia, due progetti si concentrano sulla filiera dell'idrogeno: il primo, H2ManuNet,
promosso da Vision2H S.p.A., mira a sviluppare una fabbrica di elettrolizzatori AEM, con
l'obiettivo di portare sul mercato una stack elettrolitica da 1 MW entro il 2026. Il secondo progetto, sebbene proposto dalla compagnia crocieristica francese Compagnie du Ponant, è classificato come italiano e prevede la costruzione di una nave passeggeri ibrida alimentata da una combinazione di energia eolica, idrogeno liquefatto e bio-GNL, che sarà probabilmente realizzata in Italia. Infine, si segnala il progetto HTEM300 di thyssenkrupp nucera, focalizzato sullo sviluppo di celle elettrolitiche SOE-ESC, che beneficerà anche di tecnologie italiane grazie alla collaborazione con Industrie De Nora.
La Commissione Europea sottolinea che i progetti selezionati per l'idrogeno rinnovabile
permetteranno di produrre annualmente 61.000 tonnellate di RFNBO (renewable fuel of
non-biological origin).
Questo sviluppo contribuirà ad aumentare l'uso di energia rinnovabile, utilizzando l'H2, nelle applicazioni più difficili da decarbonizzare nei settori dei trasporti e dell'industria. La prossima call dell'Innovation Fund sarà lanciata a dicembre.