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Green Bond raggiungono un record di 356 miliardi di dollari nel primo semestre del 2024: Europa e Giappone leader nella finanza sostenibile, settori utilities e immobiliare in prima linea

Nel primo semestre del 2024, il mercato dei green bond ha segnato una crescita straordinaria, raggiungendo un volume di emissioni pari a 356 miliardi di dollari. Questo risultato rappresenta il picco più alto mai registrato, consolidando il ruolo cruciale di queste obbligazioni nel finanziamento della transizione verso un'economia verde. Il report trimestrale di MainStreet Partners, specialista londinese in investimenti ESG, ha rivelato che i green bond costituiscono il 57% delle emissioni totali di Green, Social, and Sustainability (GSS) Bonds, contribuendo a un totale cumulativo di oltre 5.000 miliardi di dollari. L’Europa si conferma leader nel settore, con emittenti europei che hanno portato sul mercato obbligazioni per 291 miliardi di dollari, un incremento del 13% rispetto all’anno precedente. In Asia, il governo giapponese ha fatto notizia con l’emissione inaugurale di un Green Transition Bond del valore di 12 miliardi di dollari, segnando un impegno significativo per il futuro.


Con l'entrata in vigore delle linee guida dell'ESMA a fine novembre, i gestori di fondi sono ora tenuti a conformarsi a standard climatici rigorosi. Questo cambiamento normativo implica che almeno 122 fondi obbligazionari GSS dovranno modificare i loro portafogli o cambiare denominazione per rispettare i nuovi requisiti. Queste normative puntano a garantire che gli investimenti siano realmente allineati con gli obiettivi di sostenibilità. Jaime Diaz-Rio Varez, Research Associate di MainStreet Partners, ha sottolineato l'importanza di un ambiente regolatorio trasparente per mantenere slancio nel mercato. “Le emissioni record di quest’anno evidenziano il ruolo cruciale dei GSS Bond nel finanziare la transizione verso un’economia più verde e sostenibile,” ha affermato. Per garantire che i fondi raccolti attraverso i green bond vengano utilizzati in modo efficace, è essenziale l'adozione di strumenti di monitoraggio e rendicontazione. Gli emittenti sono spinti a fornire obiettivi di sostenibilità quantitativi chiari e misurabili. Nel 2024, gli emittenti di Sustainability-Linked Bonds (SLB) hanno raggiunto in media il 70% di copertura delle loro emissioni di gas serra con obiettivi di sostenibilità, rispetto al 58% del 2023.


Il settore delle utilities emerge come il principale emittente di green bond, rappresentando il 39% del debito totale emesso. Questi fondi sono principalmente destinati a progetti di transizione energetica. Altri settori significativi comprendono il settore immobiliare, le utility idriche, le telecomunicazioni e i semiconduttori, che insieme contribuiscono a oltre il 70% delle emissioni di gas serra nell'Unione Europea.


L'implementazione di pratiche di calcolo della carbon footprint sarà fondamentale per i gestori patrimoniali che aspirano a raggiungere obiettivi di zero emissioni nette. Questo approccio non solo contribuirà a garantire che i progetti finanziati abbiano un impatto ambientale reale, ma aiuterà anche a prevenire il greenwashing, tutelando l'integrità del mercato dei green bond.


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