L'Azerbaigian, che quest'anno ospiterà i colloqui sul clima delle Nazioni Unite, è destinato ad aumentare la sua produzione annuale di gas, di circa 12 miliardi di metri cubi (bcm) nel prossimo decennio.
Il paese detiene attualmente una delle più grandi riserve di gas al mondo, Shah Deniz nel Mar Caspio, e si prevede che produrrà 411bcm di gas nel prossimo decennio. Ciò si tradurrebbe in 781 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica, più delle emissioni annuali di carbonio degli Stati Uniti.
Il Presidente dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev, ha dichiarato che il paese mira a redistribuire le sue esportazioni di gas in Europa entro il 2027 ed il Governo nazionale mira a capitalizzare la fornitura di gas dalla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. I critici sostengono che gli interessi dell'Azerbaigian nel settore dei combustibili fossili hanno finanziato l'aggressione militare contro l'etnia armena nel Nagorno-Karabakh ed il Global Witness afferma che il ricavato dell'Azerbaigian proveniente da due grandi progetti petroliferi e del gas BP ha incrementato i fondi destinati alla guerra dal 2020.
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