Presso la sede dell'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mare Adriatico centrale di Ancona, è stato firmato l'accordo "Ancona Blue Agreement", un'iniziativa ambiziosa volta a ridurre l'impatto ambientale delle emissioni delle navi nel porto dorico. Questo accordo prevede l'anticipazione di sei mesi dell'obbligo di utilizzo di carburanti marittimi con un tenore di zolfo non superiore allo 0,1%, rispetto all'attuale limite dello 0,5%. L'obiettivo principale dell'accordo è chiaro: diminuire le emissioni nell'atmosfera derivanti dalle navi che transitano e ormeggiano nel porto di Ancona. I promotori di questa iniziativa sono l'Adsp, la Capitaneria di porto e il Comune di Ancona, uniti dalla volontà di adottare buone pratiche per mitigare l'effetto della presenza delle navi sulla città.
Tra i firmatari figurano figure di rilievo come Vincenzo Garofalo, presidente dell'Adsp del Mare Adriatico centrale, e l'ammiraglio ispettore Vincenzo Vitale, direttore marittimo delle Marche. Hanno partecipato anche rappresentanti delle compagnie di navigazione tra cui Adria Ferries, Grimaldi Euromed, Jadrolinija e Msc Cruise Management, nonché delle agenzie marittime locali. La consigliera regionale Mirella Battistoni ha portato un saluto per conto della Regione Marche.
Attualmente, l'accordo si applica alle navi traghetto passeggeri, Ro-Ro e crociere, durante le operazioni di ingresso, uscita e ormeggio. Tuttavia, rimane aperto anche alla sottoscrizione da parte di altre navi cargo di linea che operano nel porto. Questa iniziativa si inserisce nel contesto della Convenzione internazionale Marpol 73/78, che prevede l'inclusione del Mediterraneo nell'area di emissione controllata (Seca) a partire dal maggio 2025. L'anticipazione di sei mesi dell'applicazione delle normative rappresenta un importante contributo alla riduzione degli effetti negativi causati dalla sosta delle navi, in particolare per traghetti e crociere. L'Adsp sottolinea che ogni firmatario avrà un ruolo specifico nella sensibilizzazione e nell'applicazione delle disposizioni dell'accordo, evidenziando l'impegno collettivo del cluster marittimo del porto di Ancona nel diminuire l'impatto del traffico marittimo sul tessuto urbano.
Questo accordo segna una significativa evoluzione rispetto a un'intesa del novembre 2018, che prevedeva l'uso di carburante con un tenore di zolfo allo 0,1% solo durante le soste in banchina e l'uscita dal porto, lasciando il limite di 1,5% durante le fasi d'ingresso. Con l'entrata in vigore delle attuali normative europee nel gennaio 2020, il limite è stato fissato allo 0,5%, ma grazie all'accordo di oggi, Ancona si prepara ad anticipare ulteriormente queste scadenze. L'Ancona Blue Agreement rappresenta un passo importante verso una navigazione più sostenibile e responsabile, con ricadute positive sia per l'ambiente che per l'economia locale.